ANDREA DELOGU E’ STATA A CISTERNA. A DIBATTITO IL SUO LIBRO “DOVE FINISCONO LE PAROLE – STORIA SEMISERIA DI UNA DISLESSICA”

di Giovanni Berardi

Oggi AndreaDSCN0476 Delogu è una avvenente conduttrice televisiva. Ma certamente resta  soprattutto una determinata blogger ed una scrittrice di successo. Con il suo primo  libro,  “La collina”,  scritto insieme al collega Andrea Cedrola,  ci aveva descritto  con estrema sincerità e con solenne partecipazione la sua adolescenza, vissuta  per i primi dieci anni all’interno di San Patrignano,  la comunità di recupero dalla tossicodipendenza voluta da Vincenzo Muccioli e dove i suoi genitori erano ospitati.  Una esperienza questa che certamente l’ha caratterizzata e scolpita fortemente.   “Ci stavo bene a San Patrignano” ha detto Andrea Delogu  “perché là erano tutti  diversi, e la mia dislessia, all’epoca ancora non diagnosticata, la vivevo davvero  come una assurda diversità, ma in comunità, spalmata nella problematica altrui,  non la avvertivo proprio in questo senso”.  I problemi per Andrea infatti sono  cominciati dopo, quando la famiglia Delogu lascia la comunità. Problemi con  la scuola, “… per i professori ero semplicemente una alunna daAndrea Delogu punire …” dice  Andrea Delogu,  problemi con la comunicazione, con la lettura, fino al test che  rivelerà poi la verità. In televisione con  “Indietro tutta vent’anni dopo” e con   “Guarda … stupisci”  condotte entrambe con Renzo Arbore e Nino Frassica e  alla radio  (su radiodue divide il microfono con Silvia Boschero per  “La versione  delle due”) Andrea Delogu viene da un successo dopo l’altro, però il mito  confessato è certamente “Stracult”, la trasmissione evento di Marco Giusti, dove  Andrea Delogu ha la opportunità  “poetica” di decantare il suo amore per il cinema  di genere italiano, e soprattutto per quello più strascicato, quello più popolare,  anche per quello più scucito, titoli che vanno da  “Superargo contro Diabolikus”  a  ”Bada alla tua pelle Spirito Santo”, fino a raggiungere, tra cinema fumetto e  farse, cinema canterino, thriller e poliziesco spionistico, l’amore assoluto e   passionale verso il genere più horror e più splatter.  Dice Andrea Delogu:   “… decisamente in questo cinema, che a noi piace chiamare anche di serie B, non ci offendiamo certo per questo, troviamo film che si basano assolutamente sulla recitazione pressoché fisica. E i loro personaggi poi sono spesso in grado di esaltare sensibilmente la thumbnail_Delogu_copertinacapacità, che a volte non è nemmeno così eccelsa, degli attori … “. Venerdì 31 maggio Andrea Delogu è stata ospite della libreria Voland  di  Corso della Repubblica, 148 a Cisterna di Latina, ed ha presentato la sua ultima opera letteraria, anche questa, come ci ha detto, “ è una partecipata  confessione”: “Dove finiscono le  parole – Storia semiseria di una dislessica”, edita dalla Rai Libri, dove  Andrea Delogu ha raccontato, nei particolari, la difficoltà ancora oggi di essere diagnosticati dislessici, ma soprattutto ha spiegato, forte della sua personale esperienza, la possibilità di conviverne serenamente.  Ha detto Andrea Delogu: “con questo libro ho parlato a tutti,  a chi soffre di dislessia ed anche a chi non ne soffre. Voglio fare capire che la dislessia non è una malattia e che si può assolutamente affrontare. L’essenziale è saperlo.”.  E ci ha ricordato come in Italia, ancora oggi, solo il tre per cento degli studenti è diagnosticato come dislessico. Ma che in realtà sono molti di più, una stima insomma che resta ancora difficile da quantificare con precisione.

        

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