PARTE LA XXI EDIZIONE DEL FONDIFILMFESTIVAL

di Giovanni Berardi

Il FondiFilmFestivalDSCN0476 si è sempre distinto per aver cercato, se vogliamo, di riassumere, per quanto possibile,    il meglio del cinema attuale e di quello passato:  autori esordienti, bizzarrie di autori eccentrici o marginali, sconfinamenti finanche tra finzione e documentario. Il FondiFilmFestival non ha mai ceduto, ed è un merito assoluto, alla tentazione del populismo, è stato sempre attento però al piacere degli occhi, del cervello, dell’istinto. Marco Grossi, direttore artistico della kermesse, oggi possiamo ben dirlo visto che lo conosciamo da anni, ha certamente amato tutti i film finora scelti, noi crediamo che ogni film proiettato al Fondi ha avuto    ed avrà sempre una storia da raccontare, una immagine della nazione da trasmettere, un pensiero del mondo da comunicare e che, certamente, per ognuno di questi film, esista, ed esisterà sempre, un gruppo  di spettatori che li amerà almeno quanto li abbiamo amati noi. Oggi, ma è un pensiero che ripetiamo ormai da anni, il FondiFilmFestival, nato nel nome autoctono di Giuseppe De Santis, si è trasformato negli anni veramente in un marchio, un brand, proprio a sottolineare la dimensione culturale della zona pontina. Dice Marco Grossi: “siamo alla ventunesima edizione del FondiFilmFestival. Un traguardo, inutile negarlo, viste anche le condizioni difficili in cui spesso ci siamo mossi in tutti questi anni. Ma con la tenacia, anche con quel pizzico di follia che certamente ci corrisponde, siamo sempre andati avanti. Perché il Fondi lo dobbiamo Manifesto FFF 2022al nostro pubblico, sempre più attento e più numeroso di anno in anno”.  A noi però piace aggiungere che tutte le grandi star nazionali, e sono state parecchie ed anche importanti, per venire a Fondi affrontano la Pontina e vengono sempre volentieri, questo perché al Fondi in fondo non sono obbligati a promuovere      un film. Vengono quasi esclusivamente per conoscere un popolo nuovo, un popolo assoluto di cinefili appassionati, vengono proprio per parlare con loAcciaioro, per capire e per conoscere il paese di Peppe De Santis, che nel cinema nazionale è ormai consacrato un monumento. Vengono poi a Fondi anche per trasmettere la loro energia, la loro felicità, la loro gioia di appartenere, in qualche maniera, al progetto desantisiano. Perché il FondiFilmFestival è proprio il progetto, partito proprio come tale, anche se in sottofondo, oltre venti anni fa, ed è il progetto del Museo del Neorealismo. Certamente questo progetto, prima o poi, diventerà una realtà, come ha dimostrato, e come dimostra ancora oggi, il grande attivismo di Marco Grossi e di Virginio Palazzo, ma anche di autorevoli personaggi che hanno avuto una responsabilità al Fondi, personaggi quali Carlo Lizzani ed Ettore Scola ieri, e per continuare ancora oggi con la forza e la volontà di Giuliano Montaldo, Gianni Amelio,  Mario Martone che lottano ancora per concretizzare il progetto del Museo.                           Al FondiFilmFestival le cose belle, interessanti sono ovunque, sono sparse nelle diverse sezioni e restano lontani dalle manie dei riflettori e dei red carpet,  sono giornate assolute per gratificare in fondo anche il piacere della scoperta e del controcorrente che caratterizza ed affina poi ogni vero appassionato di cinema.

AriafermaIl programma quest’anno stilato dal Fondi ha, come sempre, nella qualità il suo punto di forza: gli incontri vedranno sul proscenio, a confessare i peccati e le virtù del cinema italiano e a confessare le ragioni del  loro lavoro, i registi Stefano Mordini  (si proietterà il suo primo film “Acciaio”),  Leonardo Di Costanzo (è prevista una sua retrospettiva di ben cinque film, tra cui il suo ultimo “Aria ferma”), Michela Carobelli (con      il suo film “Oltre”), Bruno Oliviero (che presenta il suo “Cattività”), Laura Samani (che riceverà l’ambito premio del Fondi, il Dolly d’oro Giuseppe De Santis, per il suo film d’esordio “Piccolo corpo”).  L’edizione numero ventuno del FondiFilmFestival è prevista dal 16 settembre e terminerà il 9 ottobre ed avrà tre ben distinti prosceni, ad Itri, Sperlonga e Fondi. Una rassegna in viaggio, come da qualche anno è diventata la filosofia del Fondi, davvero un coast to coast attraverso le sterminate, eterogenee realtà delle zone pontine, costellato da tappe celebri, l’anno scorso Terracina e Sperlonga, nel 2019 anche uno sconfinamento nella zona ciociara, a Isola Liri, quest’anno ancora Sperlonga ed Itri.  Gli omaggi annunciati dal programma  saranno rivolti agli attori Raf Vallone e Lino Capolicchio, il momento letterario invece sarà riservato ai libri    di  Paolo Speranza  “Riso amaro di Giuseppe De Santis” e a “Anton Giulio Bragaglia tra innovazione e tradizione” di Amedeo Di Sora, entrambi presenti ai dibattiti. Ci sarà anche il momento artistico, ormai fiore all’occhiello del Fondi, il vernissage è previsto il 17 settembre alle ore 18,00 presso il Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga, con la mostra di Ettore De Conciliis “L’utopia rivelata”. Ancora una volta quindi      un sano e variegato cartellone quello stilato dal Fondi, un programma sempre mirato a esaurire anche      una precisa dinamica: l’onestà decisa di una profonda idea culturale.

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.

*