ECCELLENZE ORTOFRUTTICOLE PONTINE CHE SFIDANO L’EUROPA – Tavola rotonda con il Viceministro Andrea Olivero, mercoledi’ 22 luglio alle ore 19 giardini pubblici

Enrico Barcella

Dal kiwi agli1900124_10202668486689970_1819322530_n ortaggi in busta il settore ortofrutticolo Pontino guarda al futuro tra aggregazione e nuove strategie di sviluppo

Sono passati solo un’ottantina di anni e dai poderi della bonifica è nata una delle più produttive aree orticole e frutticole del noLocandina definitivastro Paese. 2500 ettari di ortaggi dedicati all’export, 140.000 tonnellate di kiwi prodotte in un anno e una azienda di trasformazione di quarta gamma che si pone ai primi posti tra le realtà nazionali, oltre alle tradizionali produzioni di cocomeri, zucchini, e molto altro. Ad analizzare le caratteristiche del bacino produttivo più significativo dell’ortofrutta laziale che rappresenta il 46% della orticoltura regionale e il 12% della frutticoltura da cui potrebbe far scaturire un’idea strategica di ortofrutticoltura moderna e produttiva, ci saranno:  il Vice Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Senatore Andrea Olivero,  il Direttore di Italia Ortofrutta l’ Unione Nazionale delle Associazioni dei Produttori Ortofrutticoli Vincenzo Falconi con l’autorevole presenza del giornalista Massimo Agostini Caposervizio di Agrisole-IlSole24Ore . A presentare gli aspetti dell’ortofrutta pontina saranno presenti Giovanni  Carotenuto  Presidente dell’OP Sotea e  l’Agronomo Cinzia Lamberti per comparto orticolo per l’export, Massimo Baldan  dell’ O. P. Zeoli per il comparto Kiwi, Paolo Cappuccio, Responsabile Qualità della società cooperativa San Lidano per il comparto ortaggi di IV Gamma ed Enrico Barcella in qualità di Agronomo esperto di comunicazione.

Sul tavolo del dibattito i dati di comparti fortemente innovativi spesso aggregati in organizzazioni di produttori che sfidano il futuro sul mercato interno e soprattutto su quello europeo anche con produzioni spesso poco conosciute. E’ il caso delle rape lunghe (rettiche), rape bianche tonde, kohlrabi (german turnip), ravanelli tondi (radijs)e le carote a mazzetto (wortelen) Ortaggi in gran parte sconosciuti sulle mense italiane, ma apprezzatissime sulle tavole tedesche e del nord Europa. Prodotti che ad iniziare dagli anni 70 nei territori di Terracina, San Felice e Sabaudia grazie alla iniziativa di alcuni  agricoltori olandesi e tedeschi  si sono difFOTO PRODOTTI EXPORTfusi fino a costituire  una grande risorsa la cui coltivazione si stima si estenda su 2000 ettari di terreno di cui almeno la metà in serra. Sempre negli anni 70 mentre nel sud pontino si concretizza l’orticoltura ad est e nord del capoluogo, a Borgo Flora a Cisterna ad Aprilia, inizia la coltivazione del Kiwi che oggi dopo quarant’anni raggiunge gli 8.000 ettari di superficie con una produzione 140.000 tonnellate di frutti all’anno. Ma l’orticoltura pontina è in continuo fermento e oltre  alle ingenti produzioni si segnala il recentissimo sviluppo del settore della trasformazione dell’ortaggio in IV gamma che in pochissimo tempo ha visto affermarsi a livello nazionale un  Organizzazione di Produttori setina che si è collocata tra i piu’ importanti produttori italiani sia in senso quantitativo che qualitativo. Insomma l’otofrutticoltura pontina si confronta con il mondo Politico e quell’dell’aggregazione per cercare strategie di sviluppo atte ad ampliare il ruolo di  settore trainate dell’economia della  Provincia pontina.

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