LA SCUOLA CANTIERE DI PERUGIA. UN PROGETTO PILOTA DA REPLICARE A LATINA

di Ugo De Angelis

A dir poco “prestigioso” è stato il Convegno organizzato dall’ Ordine degli Architetti di Latina, dalla Fondazione Roffredo Caetani e  dal Formedil: “Manutenzione e restauro delle strutture architettoniche”, in quella fantastica location naturale dell’Oasi di Ninfa. Tra i numerosi e preziosi interventi, vorremmo segnalare quello della Dott.ssa Cristiana Bartolucci, Responsabile della CESF (Centro Edile per la Sicurezza e Formazione di Perugia) che ha parlato dell’esperienza di un cantiere scuola europeo, inserito in un programma di recupero del castello trecentesco di Pieve nel comune di Corciano. Monumento, che nel 1999 la scuola edile di Perugia ha acquisito in comodato gratuito( per 45 anni) dalla Curia Arcivescovile in condizioni di totale abbandono. La scuola si è quindi posta l’obiettivo di restaurare il Castello organizzando corsi su diverse tematiche ed ospitando gruppi di studenti stranieri cui affidare interventi di recupero specifici. Negli ultimi trent’anni il CESF ha utilizzato per la formazione dei propri allievi alcuni importanti beni- artistici del territorio come “cantieri scuola” dove ha accolto numerosi gruppi di studenti provenienti da centri di formazione nazionali ed europei, il tutto per favorire lo scambio di buone pratiche, in particolare con le tecniche di restauro. All’interno del cantiere sono stati realizzati diversi laboratori destinati ad allievi, nei quali è possibile eseguire interventi formativi estremamente diversi sia per ambito professionale che per livello di preparazione, tra cui, il recupero di decorazioni pittoriche, plastiche, stucchi e gessi, ripulitura pietre e ripristino di murature antiche, consolidamento di strutture murarie con tecniche naturali ed antiche come il coccio pesto e ripristino di pavimentazioni antiche. Non mancano le lavorazioni tradizionali diciamo dell’edilizia contemporanea: intonaci, decorazioni di pareti, realizzazioni di pavimentazioni, consolidamento e ripristino di coperture. Nell’occasione, la Responsabile, anche con un pizzico, noi aggiungeremo, di legittimo orgoglio, ha tenuto a precisare al folto pubblico competente, che la scuola dal 2000 ad oggi ha accolto oltre 300 allievi provenienti dalla Francia, dal Belgio, dalla Germania e dal Portogallo che hanno effettuato interventi di consolidamento, ripristino delle murature, rifacimento delle coperture ed insieme agli allievi della Scuola Edile di Perugia, che hanno contribuito a restaurare molte parti del Castello. Ora, dopo aver conosciuto questa lodevole iniziativa che potremmo sicuramente annoverare tra le magnifiche eccellenze del territorio umbro e quindi del nostro Paese, la domanda nasce spontanea: E’ possibile che questo progetto pilota possa essere replicato anche nella nostra Città? Beh, la risposta non può che essere affermativa, basterebbe uscire dalla cronica mediocrità e indifferenza che da oltre venti anni avvolge il nostro territorio. Il fatto, purtroppo “inconfutabile”, è che molte Amministrazioni Comunali continuano a dimostrare la loro endemica incapacità di affrontare e programmare iniziative di buon governo della Città.   Basterebbe coinvolgere e far partecipare i nostri giovani a forme di sviluppo sostenibile,  economico locale e della comunità, magari come l’esempio perugino. Ora però, non rimane che sperare nella capacità di discernimento della nostra comunità, perché ormai non si può più bleffare, siamo alla frutta, o si cambia registro con forze nuove e competenti o la catastrofe non si farà sicuramente attendere ancora per molto.

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